Fù il magico Pierino ad invitarmi per primo a Milano ospitandomi e facendomi conoscere molti parchi e piazze ( il mitico Sempione, il Lambro, Trenno, le Vasche, il vivaio di Quarto Oggiaro, il Solari , in Carbonari , al “Monumentale”, ecc.) ove andavamo molte sere a vendere insieme sulle panchine a lume di candela, colllaudando allegramente! A mè che venivo dalla campagna, pareva di essere arrivato nel paese dei balocchi. Giunsi infine, un bel sabato mattina, alla fiera di SINIGALLIA, in via Calatafimi, e rimasi basito nel vedere questo incredibile vecchio mercatino delle pulci ove si poteva trovare veramente di tutto: cose militari, anticaglie, biciclette, libri, ricambi per auto, quadri… C’ era poi una via adiacente, piena zeppa di anziani e pensionati che su piccole bancarelle improvvisate offrivano vecchi abiti usati e oggetti di cui loro stessi a volte ignoravano l’ uso. Priprio lì vicino, una moltitudine di persone in piedi, apparentemente di passaggio, ricettava tranquillamente autoradio, bici e ogni altra cosa si volesse.
Su un fianco delle tradizionali bancarelle, scorsi una fila di “tappetini” e di tavolini, zeppi ogniuno di prodotti artigianali o esotici: Borse di pelle, bigiotteria autoprodotta, anelli d’ argento orientali,amache messicane, dischi usati… e perfino qualche ciloom! Un vero e proprio mercatino alternativo, ove mi trovai subito perfettamente a mio agio.Avevo finalmente trovato quello che cercavo: un posto fisso in cui farmi ritrovare da chi fosse stato contento dei miei manufatti. Ai primi mugugni degli altri abusivi, che vedevano in me la causa della repressione da parte. Dei vigili ( la vendita senza licenza era vietata), mi spostai con l’attività dietro ai furgoni degli ambulanti “ufficiali”, in un posto semi-accessibile e nascosto a tutti.
Fù un trionfo! La fiducia che avevo riposto nei miei clienti fù ricambiata. Un rapido passaparola e la serietà con cui lavoravo riempirono questo “mercato nel mercato” C’ era però un grosso problema: ogni tanto, come sparvieri sugli agnelli, arrivavano i falchi dell’ annonaria che multavano e sequestravano le mercanzie di noi “abusivi”.
Probabilmente a causa dei ciloom diventai la preda preferita di queste squadre.
Davano la colpa al fatto che non possedevo licenza o permesso e gli bastava vedermi da lontano per dare il via alla “caccia al Rosso”. Iniziai allora a studiare per il rilascio della licenza per il commercio ambulante, categoria “Articoli per Fumatori”. Ce la feci al primo colpo!! Mi iscrissi subito nella lista degli “aspiranti o spuntisti” della FIERA DI SINIGALLIA dalla quale fui quasi subito sospeso dal Comune di Milano. Ci vollero mesi e mesi per far valere le mie ragioni. Vinsi il ricorso al T.A.R. , che impegnò il comune a riammettermi nell’ organico della nostra bella fiera, ove potete tuttora trovarmi!